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La Design Week ci ha fatto sentire di nuovo vivi

Articolo pubblicato su UrbanFile il 17 Settembre 2021: https://blog.urbanfile.org/2021/09/17/milano-eventi-la-design-week-ci-ha-fatto-sentire-di-nuovo-vivi/

Sono passati quasi due anni da quando una pandemia mondiale ha cambiato completamente il nostro modo di vivere. Ora, dopo mesi di incertezze e false speranze, Milano sembra lentamente tornare la città viva che era e ha iniziato a farlo partendo dall’evento che più di tutti ne rispecchia l’anima e lo spirito. Così la Design Week ha rappresentato il primo vero grande evento dell’era post-Covid.

Per chi ha vissuto il Salone del Mobile e gli eventi del Fuorisalone prima che una pandemia mondiale sconvolgesse completamente il nostro modo di vivere, vedere finalmente le vie di quartieri come Isola, Tortona e Brera di nuovo vive è stato come tornare a respirare dopo mesi di apnea.
Chiaramente, il programma della Milano Design Week è stato molto più ridotto rispetto al consueto, ma questo – speriamo con tutto il cuore – ha rappresentato la vera ripartenza, il primo grande passo verso il ritorno ad una normalità che finora abbiamo solo sognato e sperato.
La sensazione che un po’ tutti abbiamo avuto durante questa ultima settimana è stata quella di aver vissuto un lungo incubo, fatto di piazze deserte e serrande abbassate, per poi esserci risvegliati all’improvviso ritrovandoci nella città che tanto amiamo, fatta dei suoi piccoli e grandi eventi, dei suoi quartieri e delle persone che ne rappresentano la linfa vitale.

Riuscire – in un momento di paura – a rendere attrattiva una grande città ed un evento (che, al di là del Fuorisalone, resta comunque prettamente fieristico) è un enorme risultato dei suoi organizzatori, di tutto il settore del design e degli arredi, oltre che delle istituzioni che ne hanno permesso lo svolgimento.
Non dimentichiamoci che il settore fieristico, che normalmente nel nostro paese generava oltre 20 milioni di visitatori all’anno e affari per 60 miliardi di euro (che posizionavano l’Italia come quarto paese al mondo), è stato uno dei più colpiti dalla crisi che la pandemia ha portato con sé.
Qualche numero? Il solo Salone del Mobile 2021 (ribattezzato Supersalone per il grande ritorno dopo più di un anno di stop) ha attirato oltre 60 mila spettatori provenienti da 113 paesi in soli sei giorni di manifestazione, di cui il 47% provenienti dall’estero. La Triennale di Milano ha contato invece 35 mila visitatori, tanto da decidere di prorogare la mostra attinente la settimana del design. I dati sono nettamente inferiori a quelli ai quali eravamo abituati (il Salone normalmente accoglieva 400 mila visitatori), ma se pensiamo che ci troviamo ancora nel bel mezzo di una emergenza sanitaria che interessa il mondo intero, assumono un valore che va ben oltre il semplice conteggio.
Questi numeri, inoltre, non tengono conto della platea digitale: 90 mila utenze giornaliere hanno potuto usufruire dell’inedito format di quest’anno, che ha puntato moltissimo sulla partecipazione virtuale, ovviando così alla difficoltà di accogliere subito una quantità di pubblico troppo alta in tempi di Covid. La condivisione del Salone tramite streaming, podcast e social network ha permesso così di ampliare e diffondere ulteriormente l’evento e questo, promettono gli organizzatori, diventerà consuetudine durante tutto l’arco dell’anno. Questo non potrà mai sostituire la partecipazione fisica, ma in un tempo in cui il contatto fisico deve purtroppo e necessariamente essere limitato, puntarci sopra ha avuto ed avrà i suoi vantaggi.
Il risultato della manifestazione è stato acclamato anche dalla stampa estera, tanto da averla resa un modello al quale fare riferimento per i prossimi eventi a livello internazionale.

Il nostro plauso va quindi a Maria Porro, Claudio Feltrin e Stefano Boeri, che hanno deciso di prendersi una enorme responsabilità, mettendo la faccia nell’organizzazione di un evento che avrebbe chiaramente portato con sé tanti rischi e tante polemiche. Per di più, stiamo parlando di un evento che normalmente viene gestito anno per anno, che per questa edizione ha invece avuto conferma solamente quattro mesi fa, con la nomina di Boeri come curatore.
Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro coordinato tra il Comune di Milano e gli organizzatori, che hanno lavorato sotto una comunità di intenti che troppo spesso è mancata negli ultimi mesi dal punto di vista istituzionale, anticipando quelle che sarebbero state le problematiche per allestimenti, visite e trasporti nei diversi e possibili scenari della situazione sanitaria.
La Milano Design Week è stata l’occasione (riuscita) di dimostrare al nostro paese e al mondo intero – ma anche e soprattutto agli scettici – come sia possibile organizzare e svolgere un evento di enorme portata in tutta sicurezza, anche in un periodo di incertezza come è ancora (purtroppo) quello attuale.
Non volendo addentrarci in sterili discorsi su vaccini e Green Pass (per i quali, tra l’altro, l’organizzazione ha anticipato il governo nella obbligatorietà durante la manifestazione), questo evento ha palesato sopra ogni inutile polemica come sia possibile rispettare le regole senza dover rinunciare alla propria libertà e senza invadere quella degli altri.
Con il giusto buon senso e una buona dose di consapevolezza, per tante persone è stato possibile partecipare ad eventi, mostre, seminari ed aperitivi sparsi per tutta la città, tornare nei musei, scoprire palazzi storici della propria città, portando vantaggi non solamente agli attori del settore design-arredo, ma a commercianti, albergatori e ristoratori che in questi mesi hanno sofferto la mancanza di pubblico e turismo.

Durante questo lungo periodo di riflessione, noi di UrbanFile abbiamo affrontato tematiche e dibattiti per capire quali saranno le direzioni da prendere per rispondere ai limiti e alle criticità che città come Milano hanno mostrato negli ultimi due anni. La speranza è che questo confronto non si fermi, ma che anzi colga al volo occasioni come quella della Design Week per mettere in pratica le tante e buone idee che sono state avanzate in questi mesi.
La Milano che ha accolto con entusiasmo questo evento è una città che timidamente sta cercando di cambiare: più verde, più tavolini in strada, più ciclabili. Così, rispetto a due anni fa, le politiche green che già erano state messe in atto (non senza poco scetticismo generale) hanno subìto una accelerazione grazie ad una maggiore consapevolezza acquisita, complice una situazione che era diventata sì insostenibile, ma che purtroppo ha avuto bisogno di un evento inaspettato e tragico per palesarsi ancora di più sotto gli occhi di tutti.
Nei prossimi anni sarà necessario guardare al futuro senza però dimenticare tutto quello che è successo in questi mesi, facendo tesoro degli errori fatti e cercando differenti soluzioni e nuovi modelli che possano rendere più sostenibile il nostro stile di vita e il nostro modo di abitare le città. Quello che si prospetta, crediamo, è un periodo di transizione che porterà ad un nuovo equilibrio tra queste esigenze e le peculiarità di ambienti ad alta densità abitativa abituate a grandi eventi pubblici.

Il Salone del Mobile ed il Fuorisalone del 2022 riprenderanno il loro consueto posto nel calendario il prossimo aprile. Secondo Boeri sarà essenziale puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, in quanto questa ultima edizione ha dimostrato come non siano necessarie grandi cose per creare un evento attrattivo e allo stesso tempo ben fatto, e che un format più ridotto ma meglio organizzato permette anche un migliore controllo dal punto di vista organizzativo e più inclusività per il pubblico. Le soluzioni adottate per l’organizzazione degli stand e degli spazi nell’ambiente-fiera e all’esterno di essa ha inoltre posto le basi per creare un modello esportabile a tutti gli eventi fieristici futuri, con una maggiore diversificazione degli spazi e migliore fruibilità e vivibilità da parte dei visitatori.
Nelle prossime settimane Milano tornerà ad essere la sede degli altri eventi che caratterizzano la stagione autunnale del programma Week & City 2021, del quale vi riportiamo il calendario aggiornato:

13-19 Settembre 2021Milano Art Week
21-27 Settembre 2021Milano Fashion Week
4-10 Ottobre 2021Milano Movie Week
17-21 Novembre 2021Milano Book City
22-28 Novembre 2021Milano Music Week
Dicembre 2021Milano Food City